Una performance
intensa quella di Evasio Muraro quella all’Esattoria di Arona (No). A due passi
dal lago Maggiore, complice l’appassionata conduzione di Luca Castelnuovo e
l’ospitalità di tutto lo staff dell’Esattoria, Evasio Muraro si è incastrato
alla perfezione nella filosofia di 90% originale, la rassegna dedicata alla scoperta di voci e canzoni
d’autore. Un’iniziativa più unica che rara nell’arido contesto del panorama
italiano, una piccola oasi con un pubblico attento, scrupoloso e partecite che
può soltanto offrire agli artisti lo spazio e il tempo giusto per aprire una
porta sul loro immaginario. Evasio Muraro ha colto l’occasione e già con il
ripescaggio di Raccolgo la vita, una premiere nel tour legato a Scontro tempo ha delineato, come ha fatto notare Luca
Castelnuovo, una linea precisa che poi, pur con le dovute alterazioni sonore, è
proseguita per altre quindici canzoni. L’ouverture acustica è proseguita con Non
respiro, Vedo la tua
ombra, un’intensissima Distratto e poi Tuffati, che ormai è l’anteprima fissa del set elettrico con
i FaNs, tutto dedicato a Scontro tempo. Qui va segnalata almeno l’intensa Contiene
il cielo, sempre più
cardine dello show, su cui si innestano le variazioni chitarristiche di Fabio
Cerbone. Molto belle le riprese di Il granchio, da Canzoni per uomini di
latta e di Se, da O tutto o l’amore prima della sigla conclusiva con la nuova
versione elettrica di Un grido per l’occasione dedicata a Lou Reed.
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