Ospite speciale dell’omaggio a Francesco Biamonti sarà Evasio Muraro con una selezione particolareggiata di brani del cantautorato ligure, da De Andrè a Fossati, da sempre tra i suoi preferiti e parte integrante del repertorio di Un'idea di libertà (e di concerto). L’ingresso a Zig Zag, San Donato Milanese (via Libertà, 10, 02/5272125), sabato 11 ottobre, a partire dalle ore 17.30 è libero e gratuito, con degustazione enologica conclusiva.
Scrittore schivo, timido, quasi
misterioso, che si divideva tra la passione per la pittura e la vita sulle
frontiere, tra Italia e Francia, tra terra e mare, tra giorno e notte,
Francesco Biamonti (1928-2001) nato, vissuto e morto a San Biagio della Cima, nell’aspro e
affascinante entroterra ligure, ha pubblicato
quattro romanzi (L’angelo di Avrigue, Vento
largo, Attesa sul mare e Le parole la notte) e,
postumi, un’antologia di Scritti e parlati e
l’incompiuto Il silenzio, tutti per Einaudi.
Costruita con un linguaggio vicinissimo alla poesia, e spesso intriso di
gerghi, dialetti e altre lingue, il francese prima di tutte, e pur ambientata
nel microcosmo di mare, ulivi e pietre, la sua narrativa abbraccia sempre
tematiche attuali e pungenti, dalle peculiari caratteristiche del Mediterraneo,
con le sue migrazioni, le sue guerre e le sue coste insanguinate alla
percezione di irreversibili mutazioni del paesaggio, dell’identità e del tempo
stesse. Viste con un’ottica e da una prospettiva singolari, attraverso
l’osservazione della luce e delle ombre, cercando un ruolo vitale e moderno
allo scrittore, perché come diceva Francesco Biamonti, “se non è un lacché dei
politici, un lacché della televisione, uno da avanspettacolo, ce l’ha sì, un
ruolo. Se scrive in modo onesto una prosa onesta sugli esseri umani, come dice
Hemingway, che in fondo resta un maestro di stile. Ce l’ha sì questo ruolo:
restituire l'emozione che dà il mondo, la vita, la contemplazione della rovina,
la contemplazione del sorgere della vita”. Ulteriori informazioni:
www.zigzaglibricd.com.
La locandina, realizzata dal designer Fabrizio Del Fiacco, comprende un particolare di Il Mediterraneo, una “fotograffata” di Giuseppe “Pepp” Bandirali, artista visuale che parte dalle fotografie, le scompone e poi le ricompone attraverso vari metodi di assemblaggio, dalle graffette al nastro adesivo. Con lo stesso metodo ha curato l’impostazione grafica di Canzoni per uomini di latta e la copertina di O tutto o l’amore di Evasio Muraro.
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