martedì 30 ottobre 2012

In un angolo per sempre...


In conclusione dell’infinito viaggio che è cominciato più di due anni con la pubblicazione di O tutto o l’amore, Evasio Muraro affronterà tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo alcune tappe in cui si ritroveranno le diverse ramificazioni che ha preso il suo Distrattour. I concerti che hanno seguito la pubblicazione di O tutto o l’amore, infatti oltre ad aggregare il gruppo con cui EM ha poi inciso il nuovo disco, ormai in fase di rifinitura (e non sono escluse sorprese), si sono intersecati con la partecipazione alle presentazioni di Sulle labbra di un altro, compilation curata da gianCarlo Onorato e dallo staff del Club Tenco, e con quelle di L’utopia possibile di Peppo Castelvecchio, libro in cui, per inciso, è citato anche un frammento di Miraggio. Ed è giusto che la prima delle tappe conclusive della lunga odissea di O tutto o l’amore avvenga proprio su iniziativa di Giuseppe Bandirali. E’ lui, “fotograffo”, grafico, scrittore, artista che ha firmato le copertine di Canzoni per uomini di latta e di O tutto o l’amore e l’invito a una grande serata al Bar H di Novara, venerdi 16 novembre, “dalle ore 19 alle ore 29” non si poteva nemmeno discutere. Con Evasio Muraro suoneranno, a seconda dell’umore e dell’atmosfera, i FaNs con l’impegnatissimo Lorenzo Rota ai sassofoni. In più, Fabio Cerbone dedicherà un piccolo ritratto a un “fuorilegge d’America” molto amato da EM, Johnny Cash, mentre Marco Denti presenterà, per l’occasione, Burn Babylon Burn. Il fuoco indimenticabile di Bob Marley (Pacini Editore, collana Fanclub), un libro che ripercorre una lunga e articolata serie di connessioni tra la vita e la musica di Bob Marley e i suoi tempi e i suoi luoghi, a partire dai Caraibi fino all’Africa e a San Siro. Un libro la cui gestazione è cominciata molti anni fa, al teatro della Fortuna di Fano, a Bob Marley venne dedicata tutta una serata della bella manifestazione 70’s Flowers. Tra gli ospiti intervenuti c’era anche Evasio Muraro che suonò una particolarissima versione di Time Will Tell, ricevendo i complimenti di Garland Jeffreys. Un viaggio finiva, un altro cominciava, il tempo, diceva Bob Marley, lo spiegherà.

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